Premio Gambrinus Mazzotti: il riconoscimento speciale a Emanuela Evangelista per il suo impegno in Amazzonia
Si è svolta il 16 novembre 2024 nella Sala Borsa della Camera di Commercio di Treviso-Belluno | Dolomiti la cerimonia di premiazione del concorso letterario Gambrinus Mazzotti.
Il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, prestigioso riconoscimento dedicato ai temi di montagna, alpinismo, esplorazione e viaggi, ecologia, paesaggio, artigianato tradizionale e alla civiltà veneta con la sezione Finestra sulle Venezie, è promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti. L’iniziativa è dedicata alla figura di Giuseppe Mazzotti, intellettuale trevigiano poliedrico: scrittore, alpinista, gastronomo e difensore delle Ville venete, oltre che storico consigliere del Touring Club Italiano.
Quest’anno, il Premio Speciale della Giuria “Ulderico Bernardi” è stato assegnato a Emanuela Evangelista, biologa e autrice del libro Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta. Evangelista, che vive immersa nella foresta pluviale più grande del pianeta, è stata premiata per “il merito di ricordarci che non esiste una sola Amazzonia”. Il riconoscimento sottolinea la sua capacità di raccontare una realtà complessa e unica, rendendo omaggio non solo alla sua esperienza personale, ma anche all’importanza di proteggere uno dei luoghi più preziosi del nostro pianeta.
“C’è indubbiamente la foresta, ma ci sono anche ambienti con maggiore presenza umana e agricola, ci sono le coltivazioni intensive di soia e gli allevamenti e c’è una moltitudine di persone, che nella foresta vive e che ne vuole preservare la biodiversità perché ha nell’Amazzonia la propria casa. Questo libro ha, inoltre, il merito di ricordare l’opera preziosa che l’autrice da oltre 20 anni realizza in Amazzonia e che ci rammenta che si può viaggiare per conoscere, ma ora è giunto il momento di viaggiare per costruire un futuro diverso per il nostro pianeta e per noi tutti.”
“Qui in Amazzonia si tocca con mano l’interdipendenza che crea la comunità naturale – ha sottolineato l’autrice in un videomessaggio registrato nella propria palafitta nel cuore della foresta pluviale – e che spesso nei nostri contesti urbani dimentichiamo.“